small states on un-certain stereotypes

Interview with Bruno Garrido Ruiz
Director of Instituto De Bachillerato Siete Colinas, Ceuta, Spain

Ceuta - Spain, November 2009

BRUNO GARRIDO RUIZ  - Nella nostra città, hanno sempre convissuto diverse culture: cristiani e musulmani principalmente, perché la cultura ebraica e quella indù sono minoritarie, mentre cristiani e musulmani convivono da sempre in tutta normalità. La città, per quanto riguarda la sua struttura economica, attualmente sta attraversando una crisi, a causa del tasso di disoccupazione alto rispetto al resto della Spagna. La città vive fondamentalmente di commercio. Ceuta è un porto franco, non paghiamo l’IVA, le tasse sono più basse, il commercio si è sviluppato, era la fonte principale di vita della città. Poi il commercio è si è ridimensionato. Il nostro problema è il confine. Il confine con il Marocco è solo di passaggio per le persone, non è una dogana per le merci. Non esiste alcuna dogana e la struttura commerciale di Ceuta rimane limitata entro i nostri confini e non può uscire. La città con il governo sta portando avanti una politica di rinegoziazione degli accordi con il Marocco che sono difficili da concretizzare perché il Marocco continua a rivendicare Ceuta e Melilla come città marocchine. Per cui, ancora non vuole, e non accetta di riconoscerle come città indipendenti impedendoci di sviluppare il commercio. La situazione geopolitica di Ceuta non è molto conosciuta, non solo in Italia o in Europa, ma anche in Spagna. Siamo i grandi sconosciuti del paese. Non sanno esattamente dove si trova. Oppure pensano che Ceuta e Melilla siano due città collegate quando invece ci sono 600 Km l’una dall’altra. Tutto questo fa sì che ci considerino una cosa esotica. Non danno molta importanza a questa città quando in Spagna la polemica sulla nazionalità è molto accesa. C’è la questione catalana, basca, quella galiziana. Come prova della multiculturalità della città e del nostro ambiente, nel consiglio comunale di Ceuta sono rappresentate tutte e quattro le culture. Abbiamo deputati cristiani, musulmani, ebrei e indù.
PIER PAOLO CORO - Ma come non può preoccupare quello che c’è dall’altra parte della frontiera del Marocco? Quello che avviene dall’altra parte.
BGR: Sì. Il Marocco è un paese totalmente diverso socialmente, economicamente e culturalmente rispetto alla Spagna. La differenza si vede. Naturalmente che la situazione del Marocco ci preoccupa, anche perchè la nostra situazione geografica fa sì che ci ritroviamo al margine di qualsiasi cosa che accade in Marocco e quindi ci riguarda. Al momento tra Marocco e Ceuta le problematiche sono diverse.
(estratto dall’intervista)